sabato 21 aprile 2012

Caro diario, sto proprio rotto di palle.

Stephany se la prende con me per qualsiasi cosa. Mi sono rotto della sua immaturità, se non cresco è anche colpa sua. Vorrei andare a Roma da Riccardo, mi ha invitato a cena perchè fa una specie di cena di compleanno. Ci vorrei andare, ma i compagni non vorranno di sicuro...ovviamente le spese sarebbero troppo alte se andassi da solo.
Avevo iniziato a lavorare alla Fontana, una pizzeria poco distante da Isernia. Ho lavorato li solo un giorno, poi il secondo giorno me ne sono andato, in prospettiva di qualcosa di meglio. Il titolare si è molto arrabbiato della mia decisione, ma io in questo momento devo pensare a me e non a fare favori agli altri. Non è egoismo, è voglia di riscatto. Ora dovrebbero chiamarmi da un'altra parte, prego il Signore di imparare al più presto e scappare via di qua. Ho capito, leggendo il libro "Il tempo che vorrei", che il successo prematuro potrebbe portare alla rovina. Quindi forse è meglio che ancora non esplodo.
Io e la mia famiglia abbiamo quasi finito i lavori in giardino e sta venendo tutto bene. I miei nonni hanno finanziato tutto e a volte ci penso e mi dispiace. Da un pò di tempo ho capito il valore dei miei nonni e ho capito che sono stato uno stronzo con loro nell'arco della mia vita. Non li ho mai considerati troppo, troppe sono le cose che ho dato per scontato. Gli ho fatto del male, quando forse ero ancora troppo piccolo per essere punito. Sono consapevole che non vivranno per sempre e non riesco a fargli capire che sono cambiato, che gli voglio un mondo di bene e che vorrei riniziare tutto con loro.
Mi sento in colpa un pò con tutti da troppo tempo ormai. Con Dio in primis: mi sono allontanato da Lui da quando Stephany è entrata nella mia vita. Non riesco più a pregare, a volte non trovo il tempo per farlo. So che è una bugia a me stesso, forse sono diventato incredulo pur consapevole dell'esistenza di un Essere Superiore. Ho rispetto di Dio, ma è come se non volessi piegarmi alle Sue regole e alla Sua volontà. Eppure so che cosi' facendo non mi resta altro che l'inferno.
Mi sento in colpa anche con me stesso. Sto bruciando la mia vita per farmi le canne. Mi annoia anche, eppure puntualmente ce n'è una pronta. Non so quello che voglio dalla vita e non so se ho fatto bene a diventare pizzaiolo. Vorrei esplorare, conoscere, ma non ho le palle. Mi manca il saper parlare con la gente, mi manca il carisma, mi manca essere un vero uomo con le palle. Vorrei fare l'artista, senza creatività.

Mi sono rotto il cazzo di scrivere.
Ciao diario.

PS. Vorrei proprio fare una puntata speciale di RADIOSPACE

domenica 8 aprile 2012

Buona pasqua a tutti!!

E' incredibile, io sono un senza palle. Almeno questo è quello che pensa la gente. Ah, buona pasqua, quasi dimenticavo.

giovedì 5 aprile 2012

Oggi ho impastato tra le lacrime. Tra dolori che mi fammo capire quanto abbia perso me stesso...tempo buttato, in una discarica a cielo aperto, aspettando che la natura faccia il suo corso e si porti con se tutta l'immondizia. I miei ultimi 2 anni sono stati cosi'...finiti nella spazzatura. Spazzatura non differenziata...ho messo insieme ricordi, progetti, emozioni e sentimenti. E pensare che avrei voluto che questo 2012 fosse diverso. Ora sono pizzaiolo, e da un lato è cambiato tutto. Forse nella vita reale...ma nella mia testa è sempre tutto uguale. Ho bisogno di aiuto, dove sei mio Dio? Mamma, papà, dove siete? Stephy, ho bisogno di te.
Io non sono più io, e ne sto soffrendo tantissimo. La droga è morte, morte interiore. Chi se ne fotte se muoio per davvero. Ma fin quando sono vivo, voglio che io sia vivo al 100%, non a metà.
Papà ha avuto un infarto. Me la sono fatta sotto, per un attimo ho pensato a cosa sarebbe successo senza di lui. Papà, sei un bastardo, ma io non riesco a non volerti bene. Mi hai insegnato tanto, e io mi sento uguale a te in molte cose. Se poi incontro uno come te, come il maestro Tony, lo odio ma non riesco a ribellarmi e mantenere la mia stabilità. Ho paura, e non so dove andare. Ieri e oggi ho pregato, e semplicemente ho deciso di smettere di farmi le canne. Forse è il primo passo verso la liberazione. Ma già so che non ce la farò. Che bella canzone che c'è in sottofondo...c'è "come il cervo", un inno che ho ascoltato anche mentre pregavo. Da un senso di pace, libera in me una sensazione fantastica. Mi fa sentire amato, mi fa capire che non sono solo.
Un mio sogno nel cassetto era quello di fare l'artista. Mi sento bravo in qualcosa, ma non so cosa...ho voglia di cacciare tutto quello che in questi 2 anni non ho espresso, un qualcosa di creativo ed emozionante. Voglio sentirmi attratto da qualcosa, voglio sentirmi libero. Voglio finire di leggere un libro, voglio costruire un orologio per contare il mio tempo, nemico mio da sempre.
Gesu' io sono confuso. Non so quello che fare della mia vità, e non voglio fare scelte che mi portano su strade sbagliate. Voglio essere felice, non voglio sapere cosa sia la depressione, anzi voglio dimenticare cosa sia. Voglio amare te e solo te, e assicurarmi un posto nel luogo più bello che ci sia, dove i fiori sono sempre fioriti e la musica non conosce pause...voglio di più in questa vita e voglio arrendermi a qualcuno più forte di me. Sono debole ora, come un bimbo che non mangia e beve da troppo tempo ormai. Oggi ho impastato con le lacrime e voglio che sia l'impasto più buono che abbia mai mangiato. Ti voglio bene, amico blog.